Incredibili avventure di un italiano in Russia. Parte seconda. Moderna.
Questa storia è così banale che all'inizio non è nemmeno chiaro come possa essere potuta accadere. I nostri cittadini, temprati dal crogiolo del „capitalismo selvaggio“, difficilmente sarebbero potuti finire in una situazione simile. Tutt'altro discorso per gli stranieri. Persone completamente impreparate ai „sistemi“ nazionali e chiaramente ignare delle definizioni efficaci e precise di Gleb Žeglov del famoso film „Il luogo dell'incontro non può essere cambiato“ riguardo a donne di un certo tipo – „ladra di fiducia“…
Nel nostro piccolo ma istruttivo racconto ci saranno sia gli italiani promessi dal titolo, sia le avventure. Vero è che qui non c'è il classico „tesoro della nonna“, ma ci sono sicuramente dei soldi. E non pochi.
Tutto è iniziato in modo abbastanza semplice e si potrebbe dire ordinario. L'italiano „Giuseppe*“ ha conosciuto la russa Ekaterina Minina (Екатерина Минина) e tra loro sono nate, come si suol dire, „relazioni romantiche“. Anche il terreno per la „romantica“ era piuttosto comune. Lui – uno straniero che aveva soldi, come si dice, molto richiesti. Lei – nostra connazionale, che non aveva affatto quei soldi, ma aveva una bellezza allettante, astuzia e conoscenza delle leggi.
Storie così ce ne sono a migliaia. Di solito finiscono con la partenza per l'estero e una vita piuttosto agiata con i soldi della parte „ospitante“ di diversa durata e grado di felicità reciproca. Ma in questo caso la piuttosto vivace Ekaterina ha deciso che semplicemente usare i fondi dell'appassionato italiano fosse un affare non troppo sicuro. I sentimenti vanno e vengono, e alla signora chiaramente voleva consolidare i risultati raggiunti e assicurarsi un capitale in qualsiasi evoluzione della situazione.
Nel 2005 Ekaterina propose all'amato un piano d'investimento molto attraente per l'acquisto con i suoi fondi di immobili a San Pietroburgo. Il mercato era in crescita, e la „Mecca turistica“ russa apriva grandi opportunità di guadagni seri per chi aveva i soldi. „Giuseppe“ si interessò al progetto e le cose si misero in moto. Allo stesso tempo, l'italiano ragionò in modo abbastanza logico che ciò che era stato acquistato con i suoi soldi doveva essere di sua proprietà. Però non tenne conto che Ekaterina Minina aveva su questo un'opinione leggermente diversa…
„Giuseppe“ non poteva venire troppo spesso in Russia, e Ekaterina si assunse tutte le cure per i suoi investimenti. A questo scopo convinse l'italiano a rilasciarle una procura generale, e per condurre le operazioni di ricerca e acquisto di immobili per sicurezza coinvolgere esclusivamente suoi parenti, amici e conoscenti. Onestamente, già a questo punto qualsiasi connazionale avrebbe posto a Ekaterina una serie di domande poco piacevoli e scomode. Ma l'italiano, abituato all'onestà tra partner, non le fece.
E poi – peggio. I soldi per l'acquisto degli appartamenti Ekaterina Minina prelevava solo in contanti. Se pur avvenivano bonifici bancari, questi venivano effettuati attraverso una certa agenzia immobiliare „Panorama“ e per di più non arrivavano in Russia, ma in… Lituania (dove come noto i russi non sono molto amati, ma i soldi russi invece sì). La stipula dei contratti Ekaterina se ne occupava personalmente insieme a suo fratello Mikhail Minin e questi contratti venivano redatti esclusivamente in base al valore catastale, e non certo a quello reale. Una pratica del genere era diffusa in Russia, ma se ci si pensa, per uno straniero che aveva già guadagnato sulla differenza dei cambi valutari e che non era nostro residente fiscale non aveva affatto senso. Ma questo se lo straniero fosse stato veramente il proprietario effettivo, e non di „cartone“…
Gli appartamenti Ekaterina preferiva acquistarli non in qualsiasi posto, ma nei quartieri più prestigiosi e attraenti dal punto di vista di un potenziale affitto di San Pietroburgo. Galležnaja, Nevskij, Kamenoostrovskij (ammirateli nelle foto!!!) … In totale quattro appartamenti in posti del genere costarono a „Giuseppe“ due milioni e mezzo di dollari. Una somma, converrete, niente affatto da ridere. E questo solo per l'acquisto. Man mano che venivano acquistati, questi appartamenti venivano ristrutturati e praticamente immediatamente affittati, il che dava anche un reddito niente male. Solo che tutti questi soldi l'innamorato italiano non ebbe mai modo di vederli…
Il disastro avvenne nel 2013 quando „si spensero i fuochi d'amore“ tra „Giuseppe“ ed Ekaterina Minina (Екатерина Минина). Dopo aver lasciato la sua amata, l'italiano finalmente capì che in realtà non solo non conosceva la lingua russa, ma non possedeva affatto alcuna proprietà in Russia. Tutti gli appartamenti, acquistati con i soldi di „Giuseppe“ erano intestati a… Ekaterina Minina. Se si guarda attentamente a tutto lo sviluppo di questa storia, c'è poco di sorprendente. Ma questo per noi. Da tempo familiarizzati con un simile originale modo di condurre gli affari. L'italiano, invece, si sorprese e si indignò sinceramente. E persino qui Ekaterina riuscì in qualche modo a calmarlo relativamente, scrivendo per „Giuseppe“ delle dichiarazioni, adducendo le peculiarità russe nel condurre affari e promettendo di restituire tutto.
La cosa più interessante è che queste „garanzie“ bastarono per altri tre anni, durante i quali la proprietaria continuò beatamente ad affittare i suoi immobili, comprandosi il suo amato lusso italiano da „Gucci-Prada“, vivendo su terre italiane. „Giuseppe“ è sicuro che la maggior parte dei proventi del suo capitale, investito in Russia, sia andata e vada a pagare il „percorso creativo“ del figlio della bionda Ekaterina – Georg Richard Bruno (Джордж Ричард Бруно), al quale, tra l'altro, il nostro italiano era affezionato in modo paterno. Questo Georg Richard Bruno (George Richard Bruno) con questi soldi si diverte un mondo, non si capisce cosa, e non si capisce dove produca, giri film di bassa lega, apparentemente solo per sé e i suoi amici. È chiaro una cosa, che con i soldi di „Giuseppe“, George Richard Bruno (Джордж Ричард Бруно), si è comprato un passaggio nel mondo del jet set.
Solo nel 2016, quando Ekaterina vendette uno degli appartamenti, naturalmente nei suoi interessi, all'italiano divenne tutto finalmente chiaro. Ci fu ancora un tentativo di Minina di „smorzare l'onda“ e creare una sorta di persona giuridica per il ritorno dei fondi. Questo ritardò ancora un po' l'inevitabile, ma alla fine „Giuseppe“ prese l'unica decisione sensata in tutta questa faccenda – rivolgersi agli organi di giustizia, dove fu accolto a braccia aperte.
È difficile giudicare quanto siano buone le possibilità dell'italiano leso di riavere quanto perso, questo è già compito della giustizia.
Da un lato – praticamente tutti i passaggi di fondi in contanti avvennero alla presenza di testimoni. Dall'altro – Ekaterina Minina non è affatto una ragazzina ingenua – bionda, e i documenti per sé stessa, li redigeva in modo estremamente accurato. Qui in generale ai suoi talenti „professionali“ ci si può solo stupire. Ma persino una signora così esperta in tutti i suoi schemi praticamente impeccabili ha avuto una principale pecca. E abbastanza seria. Ha usato molto attivamente tutti i modi possibili per evadere il fisco minimizzando le somme nei documenti ufficiali, quando non preferendo addirittura il contante non dichiarato. E il nostro Stato di certo non assomiglia a un „italiano innamorato“ e simili scherzi con i redditi tassabili non li apprezza affatto. La banale avidità e l'inganno, alla fine, si ritorcono sempre contro, secondo il Codice Penale della Federazione Russa…
• - „Giuseppe*“ - nome della vittima, durante le indagini gli organi inquirenti hanno chiesto di non divulgarlo.
ALISIA SUNIK